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Cosa penso di Simone Weil

Da ragazza mi venne consigliata la lettura dell'opera della Weil, mi venne detto che si trattava di una filosofa che aveva elaborato un pensiero originale e che la sua opera sarebbe stata per me utile perché mi avrebbe permesso di comprendere meglio la mia natura e ciò che stava in quel momento accadendo nella mia vita. Avevo 16 anni e probabilmente scarsa capacità critica ma qualcosa in me si ribellò, rivendicai la totale estraneità da quel pensiero così mortifero e dolente. Ciò che fece scattare in me quel senso di ribellione fu la sua incapacità di fare esperienza, la pretestuosità di un agire che non fu mai, impedito dal costante anelito alla morte. Il mio ostinato attaccamento alla vita mi ha salvata dall'appassionarmi alla Weil causandomi però grande disagio poichè stimavo l'insegnate che me la consigliò, per lungo tempo mi sentii sbagliata. Non ho più avuto voglia o forse coraggio di leggerla, oggi questo commento del professor Ugo Volli mi riconcilia definitivamente con me stessa. Mi colpisce sempre l'odio di sé che spinge alcuni ebrei ed ebree a voler distruggere oltre che se stesse l'intero popolo ma, ciò che mi riempie di gioia è constatare che non ci sono riuscite e che grazie al lavoro profondo, quotidiano e generoso di persone come Volli, che non hanno paura di scavare fino in fondo, probabilmente non ci riusciranno mai!