- Ariel Shimona Edith Besozzi
Siamo arrivati alla seconda edizione del mio primo libro “Sono Sionista”

Siamo arrivati alla seconda edizione del mio primo libro “Sono Sionista” (con prefazione di Deborah Fait e presentazione di Ugo Volli). Con la splendida opera di Shoshannah Brombacher in copertina. Sono trascorsi esattamente cinque mesi dalla prima presentazione, era il 16 marzo, una data felice per me perché è il giorno in cui mio marito è stato donato al mondo. Il luogo che mi ha ospitato è il Caffè dei Libri di Bassano del Grappa, accompagnata sapientemente da Lorenzo Parolin che ha saputo gestire con equilibrio maestria e fermezza la mia prima uscita pubblica. Una serata molto intensa, nella quale mi sono subito scontrata con tutti i pregiudizi e con tutte le menzogne che accompagnano la rinascita dello Stato d'Israele, un dibattito acceso che mi ha anche mostrato la forza dell'appoggio degli amici, in particolare Andrea e Luca, della mia famiglia specificamente dei miei suoceri, della zia Daniela e dello zio Roberto, e delle persone sconosciute fino a quel momento che hanno poi apprezzato profondamente il libro restituendomi le loro impressioni ed emozioni. Dopo pochi giorni ero a Codroipo, ospite dell' Associazione italia-Israele, Donata è stata eccezionale, sia dal punto di vista organizzativo che dal punto di vista dell'accoglienza. Siamo stati da lei ospitati presso il Resort Villa Manin, luogo meraviglioso che consiglio a tutti di visitare. Nel corso della serata ho avuto il piacere di rincontrare un carissimo amico, nonché compagno in alcuni dei viaggi più belli fatti in Israele, Giorgio, che ha animato la serata insieme ad Elio, che ho avuto l'onore di conoscere in quell'occasione, a Selma anche lei incontrata per la prima volta che ci ha intrattenuti brevemente con la sua meravigliosa voce in una esecuzione di Avinu Malckenu ed a tutti gli altri associati tra cui non posso dimenticare Fabrizio. Un'accoglienza affettuosa e molto stimolante per la qualità del dibattito. Grazie alla determinazione ed all'impegno di Davide che assieme ad Alessio ,Andrea, Marco Pinti, e con il supporto a 360° di Franco e Grazia, il primo maggio, Varese ha accolto la successiva presentazione. Un pubblico nutrito, di giovani per lo più, un dibattito stimolante, ed il piacere di concludere con una bicchierata. La città nella quale ho abitato per oltre dieci anni mi ha regalato attraverso questa occasione e gli articoli, le recensioni e le interviste sulla stampa locale che hanno accompagnato questo evento, un abbraccio tanto più gradito quanto inatteso. Nel corso della festa di Yom Ha'Azmaut organizzata dall'Associazione Amici d'Israle di Milano, Roberto Zadik ha condotto una frizzante e molto partecipata presentazione. Si tratta di una ricorrenza a me particolarmente cara, sia in quanto tale, sia perché la festa, intensamente voluta dal presidente dell'associazione Eyal Mizrahii, nonché daDavide Riccardo Romano, ora assessore alla cultura per la Comunità Ebraica di Milano, Maurizio Turchet, che non solo riesce con le sue foto a restituirci ogni volta il meglio ma che con il suo prezioso lavoro ha da sempre contribuito alla crescita ed allo sviluppo dell'associazione. Nel corso degli anni è sempre stata una meravigliosa occasione di incontro e scambio con quelli che sono diventati amici e compagni di viaggi : Luciana, Elio, Sergio, Antonella e sua mamma, Stefano Magni, gli amici degli Evangelici per Israele... Non potrò mai ringraziare abbastanza le persone che sono venute, anche da lontano, come Adriano, da Venezia, o Silvia, da Bergamo, Sheila Campagnano o le molte altre persone che ho avuto l'opportunità di incontrare per la prima volta in quella occasione per l'affetto che mi hanno dimostrato. Un piacere anche l'incontro con Riccardo Ghezzi, che apprezzo moltissimo per il lavoro che fa attraverso L'Informale. Un onore anche fare la conoscenza di Giulio Meotti, di cui credo sia superfluo elencare i meriti nella difesa di Israele. Molto gradita anche la partecipazione di Stefano Parisi, per la cordialità e l'autenticità. La bellissima cronaca della mia presentazione sul sito del bollettino della comunità ebraica di Milano da parte di Ester Ilaria Ramazzotti. Un dono particolare la condivisione di questa giornata con mia madre e mia sorella, che da sempre mi sostengono con amore incondizionato. E l'immancabile presenza del mio editore Guido Guastalla con la sua famiglia, più che il mio editore è divenuto nel corso dei mesi un amico con cui confrontarmi sugli avvenimenti di politica che coinvolgono il nostro Popolo sia in Israele che in diaspora. A Roma Flaminia Sabatello e Alberto Tancredi, hanno organizzato presso la sede Adei Wizo con la collaborazione irrinunciabile delle donne di questa fondamentale associazione, la presentazione capitolina. Vorrei ringraziare in particolare Roberta Anticoli Nahum alla quale chiedo di trasmettere questo mio sentimento alle altre donne presenti perché, non solo sono state ospiti meravigliose ma hanno anche animato il dibattito da attente lettrici. Avrei voluto più tempo per rispondere e condividere con Voi! Il giorno successivo sono stata ricevuta dall'Ambasciatore Naor Gilon al quale ho potuto consegnare una copia del mio libro dopo essermi intrattenuta molto piacevolmente con lui e Rafael Erdreich. Ogni volta che ho avuto l'opportunità d'incontrare l'Ambasciatore sono rimasta colpita dalla sua gentilezza ed attenzione, dall'innata capacità di fare sentire il suo interlocutore a proprio agio. Credo che raramente sia possibile incontrare una persona capace di tale reale attenzione per le persone. Il suo lavoro per Israele nella penisola è stato molto prezioso per tutti noi che amiamo Israele. Nel pomeriggio di quello stesso giorno Fiamma Nirenstein, ci ha ospitati a casa sua per una piacevolissima chiacchierata. Una donna, una scrittrice, una politica dalla quale non posso che cercare di trarre ispirazione. Nel mese di luglio presso Beth Shlomo, che ora ha nella sua biblioteca il mio libro, sono stata invitata ad una presentazione incrociata: io ho presentato il libro di Roberto Zadick e lui ha presentato il mio. Un incontro molto stimolante, grazie alla diversità dei testi e degli autori ma anche grazie al pubblico ed alla presenza di Davide Riccardo Romano come moderatore, nel pubblico Eyal Mizrahi, Guido Guastalla, Francesca, Maurizio Turchet e molte persone che hanno offerto osservazioni e spunti che hanno reso le ore trascorse insieme piacevolissime. In fine ma non ultima la presentazione a Ventimiglia. L'associazione italia-Israele di questa città è nata da pochi anni ma mostra un dinamismo che sarebbe incomprensibile se non avessi conosciuto la presidente Mariateresa Anfossi e la vicepresidente Lidia Naso, due donne meravigliose, non solo perché bellissime ma anche per l'energia, l'impegno, la passione che investono in questa attività di volontariato. Posso dire che anche le altre associate e gli associati sono mossi dalla stessa passione e dallo stesso dinamismo, tra cui voglio ringraziare Jacques Choukroun anche per avere girato il video della presentazione. Ho ricevuto da Daniele Coppin l'invito a presentare il libro a Napoli, una città meravigliosa con un pessimo sindaco, spero avremo modo di fissare una data, magari per l'inizio del prossimo anno civile. Una carissima amica e lettrice, che ringrazio per questo, Sandrine, sta organizzando a Bologna. Sicuramente ho scordato di citare qualcuno, vorrei poter raccogliere tutti e tutto quello che è accaduto in questi mesi in un immenso e fortissimo GRAZIE. Non esiste altra parola da dedicare a quanti in questi mesi hanno comprato, letto e regalato il mio libro permettendo che la prima edizione andasse esaurita in meno di cinque mesi e che la seconda fosse già in distribuzione. Ringrazio tutte le testate on-line che hanno recensito il libro e che mi hanno intervistato per capire le ragioni di questo mio amore per Israele che mi fa affermare con orgoglio: “Sono Sionista”. In questo libro ho narrato la storia d'amore tra me, il mio popolo e la nostra terra. Si tratta di una amore fortemente osteggiato e per lo più non riconosciuto, fatto di una moltitudine di elementi, di colori, luci, suoni e soprattutto parole. Attraverso la mia esperienza di vita, il mio percorso personale e politico ho raccontato la gioia di un'affermazione identitaria che non può essere descritta ma piuttosto incontrata. La nostra Terra, la Terra d'Israele, è purtroppo, spesso, attraversata da conflitti, che si determinano a causa di una contesa che attraversa i secoli. Ciò nonostante chiunque si trovi a conoscerla, chiunque la percorra oggi non può che restare stupito dalla vitalità del popolo che la abita. Nella tradizione ebraica si racconta che se fossero state mandate le donne ad esplorarla la prima volta, quando il popolo si affacciò ad essa, ne avrebbero subito compreso la bellezza, la forza, l'unicità poiché le donne sanno come si ama la Terra. Non è semplice, domanda lavoro, dedizione, fatica, relazione, accettazione, attesa. Con questo spirito è nato il movimento che ha permesso la rinascita d'Israele: il Sionismo. Con questo amore e con la consapevolezza della difficoltà che questa mia affermazione comporta continuerò a portare il mio libro “Sono Sionista” ovunque mi verrà chiesto di farlo (compatibilmente con gli impegni di lavoro). Ovunque e perché questo avvenisse sempre ho ricevuto l'appoggio, la condivisone, il sostegno di mio marito, Demetrio, che ringrazio, ancora una volta per essere con me e per avere reso possibile tutto questo.
Chi volesse acquistare il libro con dedica mi scriva a edith.besozzi@gmail.com