- Ariel Shimona Edith Besozzi
Odiateci, odiateci, tanto alla fine chi ci rimette siete voi

Ad un osservatore, anche distratto, risulterà evidente il rinnovato ancorché sempre identico, proporsi di un diffuso ed evidente odio nei confronti dell’ebreo, Stato in particolare, ma anche persona, se capita.
Le caratteristiche di quest'odio, le modalità con le quali viene diffuso e condiviso, la tipologia di coloro i quali se ne fanno portatori, risulta evidentemente sempre la stessa attraverso i millenni.
Mi piacerebbe qui affrontare la questione da questo punto di vista, specificamente vorrei sottolineare ed analizzare come i popoli odianti, nel corso dei millenni si siano estinti o si stiano estinguendo.
Per chiarezza premetto che non si tratta né di qualcosa che abbia a che fare con il concetto più volte travisato di “elezione” né tanto meno con il potere ed il controllo sul mondo erroneamente attribuito da sempre a noi ebrei dai nostri odiatori.
Si tratta invece di partire dalle radici dell’odio e da come queste siano, esse stesse, causa del perimento di chi le possiede. Spero perdonerete l’uso eccessivo della parola odio nelle varie declinazioni, è necessaria perché i termini antisemita, antiebraico, antigiudaico, ma anche razzismo, non descrivono in maniera esaustiva tutte le sfaccettature del problema, cosa che invece ben definisce l’espressione “odio nei confronti dell’ebreo” che è opportuno specificare può essere individuo ma anche Stato.
Chi è l’odiatore dell'ebreo? Potremmo, ingannevolmente credere ci siano molti tipi di odiatori: nazisti, razzisti, fascisti, comunisti, islamisti, perbenisti, femministe, buonisti, fondamentalisti cristiani, animalisti, ebrei che odiano sé stessi… in effetti di odiatori se ne trovano sparsi un poco dappertutto e questo farebbe pensare che la matrice d’odio possa in certo qual modo radicarsi tra coloro i quali sposano in maniera assoluta un credo, politico o anche religioso.
Penso invece che, proprio la diffusione del problema, richieda di spostare il ragionamento ad un analisi del contenuto profondo dell’animo di questi umani odianti, che si trovano, appunto, sparsi un poco ovunque e che “piegano”, allo scopo di legittimare il proprio odio, qualunque tipo di “credo” perfino quello che si rifà alla vita di un ragazzo ebreo, Yehoshua ben Yosef (altrimenti conosciuto come Gesù).
L'odiatore dell'ebreo è un odiatore qualunque, in un certo senso, potrebbe scegliere ad oggetto del proprio sentimento qualunque categoria o specie, si avventa sull'ebreo perché i secoli hanno prodotto una così ampia letteratura “fantasy” che descrive e che supporta il suo sentire da fargli credere di non essere lui il problema ma l'ebreo appunto. Si tratta di individui ( a volte popoli interi o quasi! ) profondamente frustrati. Possono vivere in qualunque contesto ma non riescono mai a trovare gioia e serenità: si sentono perennemente in credito con la vita, sono ad esempio quelli che pur possedendo buona salute, famiglia, amici e lavoro, guardano con astio ed invidia chiunque credano abbia un poco di più. Possono essere persone anche realizzate ma che magari, nel corso della propria vita più volte hanno pensato d'avere il sacro diritto di eccellere ed invece sono rimaste tra i molti e considerano questo colpa degli altri che non capiscono il loro valore. Possono addirittura essere leader (quanti ce ne mostra la storia!) che, pure essendosi apparentemente realizzati, restano pervasi d'un profondo sentimento d'inadeguatezza, d'inferiorità nutrono l'assoluta convinzione di non essere loro responsabili della loro inettitudine ma che questa sia colpa degli altri, alimentano quindi la convinzione di dover essere il leader maximo del popolo maximo tra i popoli ed il fatto che possano esistere persone che mettono in discussione questa cosa li manda letteralmente in bestia, così cominciano ad eliminarle e se non riescono ad eliminarle allora diffamano...
Questa cosa avviene oggi, per esempio, tra i terroristi islamici, i loro adepti, i popoli che li seguono ed anche tra quanti si ergono a paladini di questi “poveri” terroristi anche quando sono evidentemente indifendibili. Ci riescono perché hanno millenni di bugie cui attingere. Ovviamente questo accade anche tra gli ebrei, che non esenti dai mali umani: invidia, astio, senso d'inadeguatezza, bisogno di consenso assoluto, a volte arrivano ad odiare sé stessi provocando danni enormi perché vengono usati quale prova della giustezza dell'odio nei confronti degli ebrei. Sembra un paradosso ma non lo è se ben ci riflettiamo, essendo centrale il bisogno di odiare.
Quando vi capita d'incrociare le argomentazioni idiote di qualche difensore della causa terrorista palestinese, sia esso sul web o all'interno di un seminario universitario, fateci caso, è talmente ed evidentemente in malafede e ignorante da non meritare neppure d'essere controbattuto. Normalmente a me capita di rispondere perché sono e resto convinta del fatto che gli esseri umani siano fondamentalmente intelligenti e capaci, non buoni, ma in grado teoricamente di comprendere qualunque cosa se spiegata, questo sì. Mi sono persuasa che sia proprio questo sentimento ad avere salvato il popolo ebraico, e non solo, dall'estinzione. Negli anni ho maturato la convinzione che noi ebrei non ci siamo estinti, come anche una grande fetta dell'umanità tutta che infatti prospera e cresce, proprio perché nutriamo amore, fiducia e stima nei confronti degli esseri umani e proprio per questo siamo consapevoli del fatto che successi ed insuccessi non dipendano dagli altri ma da noi stessi.
L'etica ebraica è fortemente improntata sulla responsabilità e sull'amore, sul dibattito, sulla discussione, sulla ricerca ma non ha l'esclusiva, l'ebraismo non fa proseliti perché sa che l'essere umano è un valore in sé, non l'ebreo, non è necessaria l'adesione all'ebraismo. Per questo motivo, nonostante la storia non sia stata affatto clemente, non abbiamo mai perso la fiducia, la voglia di vivere e la gioia. Non è un caso che Israele sia uno dei paesi più felici, nonostante le aggressioni continue.
Credo peraltro che questo si possa dire anche dei buddisti e di molte persone sparse in ogni angolo del mondo che con impegno, amore, gioia, energia, senza mai rinunciare ad un po' di sana autocritica ed autoironia, affrontano la vita. Nessuno è perfetto, nessuno ha raggiunto l'illuminazione, nessuno è il Messia ( che io sappia! ) si tratta di un impulso personale e collettivo a non rispondere all'odio con l'odio, si tratta di difendere la vita da chi inneggia soltanto la morte e la devastazione, si tratta di lavorare duramente se necessario ma anche sapere riposare, godere delle cose meravigliose che la vita di ogni giorno ci dona.
Ognuno di noi ha problemi da risolvere, pregiudizi da superare, risentimenti da sciogliere, la differenza tra chi odia l'ebreo e chi non lo odia è che, chi ci odia pensa che il suo problema interno sia esterno, ed è disposto a morire pur di non mettersi in discussione, chi non ci odia, invece, è impegnato a vivere e risolvere dentro di sé i propri problemi per sprecare energie odiandoci.
Israele, il Popolo Ebraico, è uno tra i molti, come ogni singolo essere umano, ha una storia, una tradizione, un'etica, una religione, una cultura. Una e molte perché è pervaso da un'infinita dialettica interna, nessuno è perfetto, siamo tutti umani. Lasciateci essere ciò che siamo, occupatevi dei vostri problemi, delle vostre deficienze (nel senso etimologico di mancanze) come noi ci occupiamo delle nostre, cercate di non continuare a produrre falsità ed odio pur di cercare di legittimare la vostra ignoranza e la vostra ignavia. L'odio vi si ritorcerà contro, è accaduto anche nel caso dalla Shoah, è vero hanno sterminato 6 milioni di noi ma noi continuiamo a vivere, amare, sognare, generare, essere, lottare... e loro?
I tedeschi, ma potremmo dire tutti gli europei, che ancora sono pervasi dall'odio nei confronti degli ebrei, stanno cercando di fondersi con gli islamisti e per questo stanno perdendo la propria identità, cultura storia.
Quella parte di cristiani, che per secoli hanno nutrito la menzogna del deicidio e una profonda tradizione di odio nei nostri confronti, nello stesso modo stanno svanendo in un abbraccio mortale con l'islam o con un ateismo arrabbiato e crudele.
L'islam stesso, certo ora è numeroso e ricchissimo ma secondo me sono sufficienti due condizioni: un gruppo motivato di persone che amano la vita e l'abbraccio definitivo delle energie alterative in sostituzione del petrolio da parte di Usa, Cina e Russia e in un attimo anche l'islam... pouf... si sgonfia!
Quindi cari i miei odiatori, cercate di superare il vostro odio, cercate di crescere!
Il tempo della responsabilità è arrivato, c'è tanto di bello da fare, ci sono tante meravigliose cose di cui occuparsi, smettetela d'inventarvi storie per poterci odiare, o assecondare le fandonie palestinesi (che così magari anche loro imparano ad occuparsi d'altro e la smettono di buttare via soldi per cercare di distruggerci!) pensate a voi stessi!