15 minuti...
Grigio, pochi tenui rumori, sono pronta per andare in ufficio, ho 15 minuti, per me, mi guardo intorno e vorrei soltanto immergermi in uno dei molti libri che ancora non ho letto e restare incastrata tra le pagine della storia per assaporare un attimo di altrove.
La montagna è blu, sormontata da nubi grige e rosa. Voglio restare con me tra me e per me. Quando molto accade ho bisogno di recuperare forza stando sola. Invece devo andare, incontrare persone, parlare, fare, rispondere, capire... ascoltare. Resta l'idea di un dopo che forse sarà mio, delle ore che mi porteranno finalmente le mie ore. Anche se poi non è detto accada perché ciò che trovo ora molto desiderabile potrebbe non essere possibile così a lungo che desiderabile diventa altro. Così mi prendo questi minuti e infilo parole che mi offrano l'appoggio necessario a compiere i gesti che non ho voglia di compiere, che sostengano la necessità d'essere fuori da me, per il mondo, là dove non vorrei andare, perché oggi ho bisogno di chiudermi in casa e stare con me, perché senza me ancora non sono riuscita ad imparare a stare.