arielshimonaedith
Lotto, correndo e scrivendo.
Dopo settimane di preoccupante siccità da ieri piove, oggi volentieri trascorrerei la giornata intera in casa, sul divano a leggere, invece devo uscire per un lungo allenamento e non posso certo rinunciare per la pioggia. Per oggi avrei gradito questo fosse il “problema” più grande da affrontare, unito al pensiero affettuoso rivolto agli amici che stanno correndo a Venezia la maratona. Invece non è così. Mi ritrovo, ci ritroviamo, per l'ennesima volta a fare i conti con il cordoglio generale, la nostra comunità è stata aggredita, per l'ennesima volta, nel corso dello Shabbat, all'interno di una Sinagoga, qualcuno ha deciso che gli ebrei vanno eliminati ed ha agito, portando via la vita. Leggo i commenti dei politici e mi colpisce il fatto che parlino di odio, violenza... come se non fosse un preciso tipo di odio ed una precisa violenza nei confronti di un soggetto preciso: gli ebrei. L'attentatore scriveva sui social il proprio odio, affermava pubblicamente di volere eliminare gli ebrei eppure il suo sito è stato oscurato soltanto dopo la sua azione, dopo che aveva ucciso.

Il numero degli attentati antisemiti nel mondo è in crescita, il contenuto di affermazioni antisemite sui social, dalle più apparentemente banali alle più feroci è non solo tollerato, addirittura pare incoraggiato dalla totale assenza di prese di posizione generale. L'antisemitismo/antisionismo, quello che ha condotto l'azione dell'inquisizione, quello che ha lasciato che la Shoah avvenisse, quello che sostiene il terrorismo che colpisce Israele, nella misura in cui non viene nominato, di fatto, viene riconosciuto come legittimo. Perché davvero non accada più è necessario che tutti, tutti, assolutamente tutti ci rendiamo attori di una lotta concreta e decisa, abbiamo bisogno, non di cordoglio, abbiamo bisogno di sostegno concreto di azioni concrete, abbiamo bisogno che qualunque tipo di affermazione fatta su presunte congiure ebraiche, sul controllo del mondo da parte degli ebrei, sulla violenza d'Israele, finanche sulla tirchieria ebraica, sulla “strana” capacità di condurre gli affari di noi ebrei...qualunque tipo di pensiero o frase che sia il prodotto di questi o altri simili assurdi pregiudizi, venga contrastato. Facciamolo: parliamo, scriviamo. Pretendiamo che l'antisemitismo e l'antisionismo, che è esattamente la stessa cosa con un nome nuovo, venga riconosciuto, evidenziato e combattuto. L'antisemitismo è antico come noi, è matrice del razzismo, non è un tipo di razzismo, l'antisemitismo ha a che fare con l'incapacità dell'essere umano, di taluni esseri umani, di accettare ed accogliere la differenza, di accettare ed accogliere la necessità di farsi carico delle responsibilità individuali. Nonostante gli incontri personali e non con l'antisemitismo/antisionismo siano sempre più frequenti nella mia vita mi ostino a credere che l'essere umano sia migliore di così, mi ostino a credere che sia possibile cambiare, che la maggior parte delle persone non sono antisemite, per questo giorno dopo giorno mi alzo colma di fede e lotto, a modo mio, correndo e scrivendo perché questa volta, diversamente da ciò che è accaduto soltanto ottanta anni fa, la maggioranza silenziosa si faccia coraggio e si riversi per le strade pronta a difendere sé stessa e il mio popolo, un piccolissimo ostinato, eterogeneo popolo che ama la vita e che semplicemente vuole vivere in pace, in Israele e nel mondo.
#attentatodiPittsburgh #antisemitismo #runagainstterrorism #Israele #antizionism #antisemitism