arielshimonaedith
Amatevi come io ho amato voi!
Oggi si è aperto un giorno strano, carico di un’attesa che mescola paura e speranza, attesa che appartiene a questo tempo in una maniera sua propria poiché ogni tempo è unico. Molto di ciò che stiamo vivendo lo abbiamo già visto accadere e sarebbe semplice, riconoscendolo, volgere al bene ogni cosa. Purtroppo non è così, purtroppo gli eventi che si stanno compiendone mostrano una diffusa assenza di anticorpi alla dittatura. Ciò che maggiormente mi ferisce oggi, e da quasi due anni, è la volontà precisa e disumana del governo (sia l’attuale che il precedente) a generare conflitto, paura, scontro, risentimento, odio. Ogni azione compiuta, fin dalla prima morte attribuita al Covid, è stata contro la vita, contro la salute, contro la solidarietà, contro la condivisione, contro il rispetto, contro la libertà. Nonostante questo ci sono sempre stati, sparsi ovunque nella penisola, semi di resistenza e di amore, non mi riferisco a chi ha compiuto le stesse scelte che ho compiuto io in termini per esempio di farsi o meno vaccinare, mi riferisco a quanti, come me, non hanno smesso, pur compiendo l’una o l’altra scelta, di credere nella necessità di restare uniti nella gioia della condivisione della vita. Ciò che ci sta distruggendo è la volontà precisa e crudele del governo, di dividerci e di imporci uno scontro che, pervadendo ogni ambito della nostra vita (famiglia, lavoro, scuola, tempo libero...) sta di fatto minando il nostro equilibrio personale, morale, fisico e spirituale. Quello che oggi il governo vuole vedere accadere sono scontri violenti nelle manifestazioni, risse nei bar fra chi ha fatto il vaccino e chi non lo ha fatto, figli che abbandonano ed insultano i genitori, genitori che fanno altrettanto con i figli, studenti che picchiano altri studenti, lavoratori dotati di pass che si scagliano contro lavoratori che non hanno il pass e ne chiedono la totale eliminazione... Quello che invece noi tutti dobbiamo fare è esigere che tutte le inutili misure discriminatorie vengano eliminate, che venga stabilito il rispetto reciproco per la scelta di sottoporsi o meno alla somministrazione di un farmaco sperimentale il cui reale effetto protettivo è tutt’altro che provato, dobbiamo recuperare la capacità di stare insieme perché, da che esistiamo esistono i virus ed esisteranno sempre e non possono essere eliminati se non attraverso la totale eliminazione dell’ospite: ovvero la nostra eliminazione. Vogliamo davvero lasciarci condurre verso una guerra civile da questi criminali che da due anni ci stanno raccontando che il problema è un virus per il quale esistono cure? Vogliamo davvero perdere definitivamente la possibilità di condurre una vita normale, condivisa, attiva perché esistono i virus? Vogliamo davvero offrire a questi criminali al governo la possibilità di dividere genitori e figli, sorelle e fratelli, amici, colleghi? Vogliamo davvero assecondare la loro volontà di farci condurre l’intera esistenza immersi nella paura di contagiare ed essere contagiati? Riprendiamoci la nostra esistenza che è una ed è qui per essere vissuta, apriamo il nostro cuore alla comprensione delle ragioni dell’altro ma non lasciamo che chi ci vuole vedere tutti morti o schiavi l’abbia vinta. Le politiche poste in essere da questo e dal precedente governo stanno distruggendo la nostra vita individuale e collettiva: hanno di fatto bloccato l’accesso all’istruzione, ai teatri, ai cinema, ai musei, al lavoro. Stanno cercando di fare in modo che non ci possa essere né luogo né tempo di incontro tra istanze differenti, così che sia più facile fare esplodere il conflitto e nel frattempo stanno imponendo aumenti vertiginosi alle materie prime e all’energia, che, nel giro di poco, genereranno aumenti dei prezzi dei beni anche di prima necessità. Questo ci renderà ancora più poveri e più soli: ci porterà a dover mangiare cibo di pessima qualità, vivere in case poco confortevoli, renderà difficile alle piccole imprese sopravvivere alla concorrenza internazionale. Troveranno il modo di incolpare quelli che di noi stanno cercando di resistere a questa criminale dittatura così da legittimare una ancora maggiore repressione e sempre più saremo spaventati, soli, arrabbiati, isolati, poveri... Ma è davvero questo che volete? Se così non è ribellatevi, anche se avete il pass non usatelo, aiutate chi a costo del proprio sostentamento sta cercando di fermare la dittatura, raccogliete fiori nei campi e portateli alle forze dell’ordine, e voi che siete mandati a controllare le manifestazioni togliete la tenuta antisommossa, stringete la mano ai manifestati, sorridete. Sorridiamo, ridiamo, andiamo per le strade ed incrociamo i nostri occhi aperti all’amore, perché ognuno è esattamente come te simile a D-o e per questo unico e, al tempo stesso, simile a te. Siamo stati creati per essere amati e per portare amore, lasciamo che l’amore reciproco azzeri la paura e cacciamo i demoni che, avendo rinunciato a D-o, vogliono farci scordare la nostra essenza divina!